Monte Musinè
Monte Musinè, la montagna infestata
Il monte Musinè si trova a 20 km dalla città di Torino, sui territori comunali di Casalette, Almese e Val della torre, in un triangolo mistico che secondo gli appassionati di esoterismo includerebbe Lione, Torino e Praga e che geograficamente favorirebbe la presenza di strane energie.
Sul monte Musinè eventi sinistri e inquietanti si verificano da sempre. Già a partire dal 960 d.C. si racconta che un gruppo di persone di passaggio assistette a spettacoli luminosi di origine inspiegabile: palle luminescenti, carri e travi solcarono il cielo sotto gli occhi degli astanti lasciandoli interdetti.
Menhir, ufo e misteri sul monte Musinè
Sul monte Musinè si trovano oltre 70 strutture megalitiche, principalmente Menhir. su uno di questi è inciso un graffito che raffigura 5 uomini intenti ad osservare un oggetto sul cielo avente la forma di un disco volante, che per i più fantasiosi è una testimonianza incontrovertibile di un incontro fra le antiche popolazioni celtiche e gli alieni.
Ancora oggi il monte è uno dei principali punti di riferimento per i cacciatori di UFO. Vi basterà fare una superficiale ricerca su internet per rendervi conto del numero di testimoni che dalla cima del monte, col naso all’in su ad ammirare le costellazioni, si sarebbero imbattuti in misteriosi oggetti volanti.
La vetta del monte e arida e sembra impossibile farvi crescere piante e vegetazione. La forestale ha più volte provato ad agevolare il loro processo di crescita ma senza successo: sulla vetta del monte Musinè, a differenza delle sue pendici, il verde non vuole attecchire.
La teoria esoterica formulata a riguardo è che le anime dei dannati, condannate ad attraversare per l’eternità il monte, ostruirebbero la crescita della vegetazione. La teoria scientifica è che semplicemente non arriva acqua sulla cima dai fiumi limitrofi. Ad entrambe siete liberi di dar poco credito.
Il monte Musinè sarebbe abitato da spettri, licantropi e misteriose entità dalle sembianze umane, tutte uguali, che sono state scorte spaesate mentre attraversavano i viottoli. Secondo la leggenda, ogni primo Maggio in una caverna nascosta sulla sua sommità, si darebbero appuntamento tutte le creature del male. Razionalmente sembra incredibile e difficile a credersi. Tuttavia sembrerebbe che recentemente esperti di occultismo, maghi e spiritisti si diano davvero appuntamento per celebrare particolari rituali in questo luogo che per qualche particolare motivo incrementerebbe le capacità mentali delle persone. Potrebbero essere loro gli artefici dei rumori e dei lamenti che da qualche anno sono incessantemente uditi da chi per sventura o per curiosità si trova in transito sul monte.
L’effige del 1973
Nel 1973, come se non bastasse, sul monte Musinè è apparsa una strana effige:
“Qui è l’Una Antenna dei Sette Punti Elettrodinamici, che dal proprio nucleo incandescente vivo la Terra tutta respira emette vita. Qui operano le Astrali Entità che furono: Hatsheptut, Echnaton, Gesù il Cristo, Abramo, Confucio, Maometto, Buddha, Ghandi, Martin Luther King, Francesco d’Assisi, e anche Tu, se vuoi, alla fratellanza costruttiva tra tutti i Popoli. Pensaci intensamente, 3 minuti: Pensiero è Costruzione”.
Una semplice burla?
Il monte può essere esplorato da chi ha voglia di cimentarsi in una escursione a contatto con un paesaggio particolare e sinistro. Il percorso consigliato per arrivare alla cima parte dal campo sportivo di Caselette.