Parco dell’Aveto
Parco dell’Aveto, oasi naturale in Liguria
Il parco dell’Aveto è un’area protetta di 3018 ettari nella provincia di Genova. Un viaggio al parco dell’Aveto è consigliato a tutti gli appassionati di ecologia, ecoturismo, trekking ed esplorazione a contatto della natura. La fauna, la flora e la geologia del territorio sono spettacolari e in certi casi uniche in tutto il territorio italiano.
Attraversando il Parco dell’Aveto potrete ammirare i cosiddetti alberi protetti, arbusti secolari e antichissimi fra cui ricordiamo il cipresso di borzone e la sequoia gigante di Allegrazze. Inoltre, da qualche anno nel parco sono ricomparsi i lupi che rappresentano uno dei fiori all’occhiello per i turisti durante i tour guidati.
Le valli nell’Aveto
Val d’Aveto. “Oggi ho attraversato la valle più bella del mondo”. Così si espresse Ernest Hemingway durante la guerra di ritorno dalla valle, dove aveva prestato servizio per conto dell’esercito di liberazione. Lungo la valle scorre il fiume Aveto che dà il nome al Parco dell’Aveto. È circondata e frastagliata al suo interno da monti che la isolano da influenze esterne ed è caratterizzata da enormi pascoli che favoriscono l’allevamento.
Valle Sturla. È percorsa dal fiume Sturla ed ha una flora e una fauna estremamente sfaccettate, poiché l’altitudine della valle passa dai 1000 metri in altezza del crinale abbassandosi fino alla spiaggia ligure, determinando così un microcosmo in cui ritrovare molte delle specie animali e vegetali presenti nel territorio italiano in tutta la sua interezza.
Val Graveglia. Un vero e proprio “must” per appassionati di geologia e cercatori di minerali. Un escursione in val Graveglia porterà il viaggiatore alla scoperta di un territorio roccioso antichissimo e ricco di materiali preziosi. Oltre alla natura, anche l’opera dell’uomo ha contribuito alla bellezza di un ambiente dove è possibile ammirare cave e grotte risalenti all’epoca dei primi insediamenti umani della zona, circa nel 7000 a.C.
Luoghi da visitare al Parco dell’Aveto
- I laghetti glaciali. Trattasi di numerosi laghi originatosi dallo slittamento di grandi lastre di ghiaccio dai monti limitrofi verso piccole cavità del terreno. Il ghiaccio, successivamente dissolto, ha dato origine a questi laghi, talvolta paludosi, ora abitati da insetti e anfibi e che offrono un contrasto di colori mozzafiato. Ricordiamo il lago delle Lame, il lago di Rezzo e il lago Asprelle.
- La miniera di Gambatesa. Un viaggio al Parco dell’Aveto non può dirsi completo senza un escursione alla miniera di Gambatesa, uno dei più grandi giacimenti di manganese del mondo. Nei giorni in cui non sono effettuate estrazioni la miniera è visitabile per mezzo delle strutture messe a disposizione dal parco.
- L’abbazia di Borzone. Nella val di Sturla, in un luogo solitario e isolato dal più vicino centro di Borzonasca, si erge l’abbazia di San Andrea, un edificio religioso di origini incerte. Il merito della sua costruzione potrebbe essere del re longobardo Liutprando intorno all’anno 700. Successivamente , da alcuni documenti è emersa la presenza dei monaci di san Colombano di Bobbio nel Parco dell’Aveto. La struttura comprende la chiesa, la canonica, la sacrestia e una torre. La sua collocazione, così isolata, calata nel verde e nella natura, ne fanno un luogo di ritrovo ideale per chi desidera staccare la spina dalla frenesia e dalla tecnologia di un mondo sempre più complicato.
- La pietra Borghese. Appartiene al gruppo delle rocce di Prato mollo. La particolarità di questa roccia è che sembra avere una carica magnetica elevatissima: attira a se tutti i fulmini e fa impazzire le bussole. Per anni si sono alimentate leggende sul suo conto, arrivando a sostenere che fosse un meteorite caduto nel Parco dell’Aveto o che al suo interno dimorasse un enorme serpente. In realtà i geologi hanno studiato a fondo la roccia e chiarito che il comportamento apparentemente anomalo è dovuto alla sua particolare conformazione.
- Il passo del Bocco. È un percorso naturale incantevole per tutti gli escursionisti. La zona si può attraversare a piedi in itinerari programmati e funge da crocevia fra la Liguria e l’Emilia Romagna. La passeggiata a stretto contatto con la natura è particolarmente indicata per chi è alla ricerca di una vacanza relax anti-stress. Nella zona sorge anche il rifugio Devoto, che offre camere e ristorante per rifocillare gli escursionisti del Parco dell’Aveto. Questo il sito internet: http://www.rifugiodelbocco.it/
- Il museo del bosco. Un vero e proprio museo naturale situato sul lago delle Lame, dedicato alla foresta, all’ambiente e alle bellezze della natura. È visitabile da Giugno ad Ottobre con orari variabili a seconda dei mesi.
Il parco dell’Aveto propone svariati itinerari per tutti i viaggiatori accomunati dalla passione per l’ambiente e la natura. Gli itinerari si diversificano ottimamente dando la possibilità a tutti di esplorare i sentieri e le bellezze del parco, sia ai camminatori più esperti e pratici quanto a quelli un po’ più pigri. Le attività che si possono praticare vanno dal semplice escursionismo allo sci, l’equitazione, il canottaggio, la pesca, l’alpinismo e chi più ne ha più ne metta, rigorosamente respirando l’aria salubre del parco.
Come arrivare al parco dell’Aveto
Il parco è incluso fra i comuni liguri di Santo Stefano, Rezzoaglio, Ne, Borzonasca e Mezzanego. Per raggiungerlo, in autostrada imboccare l’uscita a Chiavari sulla A12 Genova Livorno. Una volta in zona per muoversi esiste un ottimo servizio bus garantito dalla Tigulliotrasporti.
Il sito:http://www.tigulliotrasporti.it/