I fossili viventi del lago Natron
Il lago Natron, il luogo dove gli animali si trasformano in pietre
Un lago dalle acque rosse e arancioni, le cui rive sono circondate da uccelli e altre creature pietrificate: si tratta del Lago Natron, all’interno della Regione di Arusha del nord della Tanzania, vicino al confine con il Kenya, uno dei luoghi più estremi e inospitali del mondo.
Con la sua composizione chimica e la temperatura scoraggiante per la maggior parte delle forme di vita, ha la capacità non solo di provacare la morte degli uccelli che gli si avvicinano troppo, ma anche di trasformare gli animali in vere e proprie statue. Sulle rive di questo enigmatico lago ci sono infatti insoliti cadaveri di varie creature che sembrano essere state improvvisamente pietrificate.
Il lago prende il nome dai suoi alti livelli di natron, un composto di carbonato di sodio e bicarbonato di sodio; con il suo alto contenuto di sale, i livelli di alcalinità estremi e le temperature torride, le sue acque risultano per tutti gli esseri viventi caustiche e inospitali. Provocano infatti bruciore di occhi e di narici, letali per tutte le creature, tanto da farle diventare dei veri e propri “fossili viventi”. Gli animali che muoiono qui hanno la tendenza a diventare statue pietrificate nel tempo, un fenomeno di conservazione rara causata dalla composizione chimica unica del lago, che incrosta le carcasse con strati di sale e sodio.