Carcassonne
Carcassonne, città medievale
Carcassonne, si trova nel cuore della Linguadoca nel Sud della Francia , adagiata sulla collina da verdi pendii; a Sud di essa sterminati vigneti e ancora più in là fin dove lo sguardo può arrivare le elevate vette dei Pirenei.
Man mano che vi avvicinate alla città – patrimonio Unesco dal 1997 – meglio se lo fate praticando il Pont Vieux sul fiume Aude, che offre la vista più suggestiva dell’intero sito, verrete catturati dall’aspetto possente delle sue murature.
Carcassonne, storia
Il nome al centro deriva da Carcasum, antica colonia fondata dai romani nella regione allora chiamata Gallia Narbonense, ma la meraviglia che oggi è possibile visitare si deve all’iniziativa del casato dei Trencavel, i cui signori intorno ai primi decenni del XII secolo fortificarono la città, sulle strutture già messe in opera dai Visigoti nel V secolo, dotandola di possenti strutture difensive.
Carcassonne, bellezze, chiese e architettura
Le sue mura, perfettamente conservate, sono organizzate in due cinte e corrono per una lunghezza che supera i 3 Km, sono inoltre rinforzate da 53 torri che con i loro sottili, conici tetti di colore blu hanno consegnato l’immagine alla fantasia collettiva dell’architettura medievale.
L’ingresso alla cittadella è possibile ad Est attraverso la monumentale Porte Narbonnaise, aggiunta durante il regno di Filippo III e riedificata nel corso del XIX secolo; questa spicca per le due alte torri che affiancano l’ingresso, i cui tetti differiscono dai restanti per le tegole color terracotta. Dopodiché potrete godervi una sognante passeggiata sulla via tra le due cinte, avendo da un lato le lisce mura della città interna e dall’altro i parapetti merlati delle mura esterne e da essi la vista sulle terre circostanti e i tetti della Ville Basse, la zona moderna della città, benché comunque la sua fondazione dati intorno al 1241. All’interno della città – dove è possibile incontrare poche, pochissime automobili – ci si può aggirare per un intrico di stradine acciottolate su cu si affacciano pittoreschi negozi e colorati caffè all’aperto; il verde non manca ed anzi resterete deliziati dai graziosi giardini che contendono alle abitazioni lo spazio urbano.
Dopo una visita al museo, tappa obbligata è la Basilica di St Nazaire, che divenne il baluardo dell’eresia catara, quando Ruggero Raimondo Trencavel concesse asilo e libertà di professione all’interno dei suoi domini, atto che gli costò la vita a soli ventiquattro anni, quando la città venne assediata e presa dai Cavalieri Crociati guidati da Simon de Monfort durante la famosa Crociata contro gli albigesi. La prima edificazione della chiesa si deve a Teodorico re dei Visigoti nel VI secolo, ma con molta probabilità l’erezione della basilica va collocata nel 1096 anno in cui Papa Urbano II ne benedisse le pietre. Ma l’edificio subì diversi interventi, fino a quando venne adeguato allo stile gotico imperante nell’intera francia per tutto il basso medioevo. La pianta è a croce latina, contrafforti alternati ad archi a sesto acuto, chiusi da policrome vetrate (e due rosoni), ne definiscono l’elegante aspetto esterno; al suo interno presenta tre navate di cui la centrale romanica con volta a sesto acuto conduce, attraverso il transetto, all’abside di stile gotico.
Dopo aver vagato tra le viuzze dove il tempo sembra essersi fermato, ci può recare al cuore della città, il Castello di Comtal, altrimenti conosciuto come La cité. E’ questo l’estremo ridotto difensivo, che presenta un esemplare modello di difese a barbacane (sistema di fossati e mura di difesa aggiuntive). In questo punto le due cinte murarie si incontrano ed un passaggio fortificato si apre verso l’esterno conducono ad uno spiazzo ai piedi della collina dove si ergeva una torre, che venne demolita ed ora sede della chiesa di St Gimer. Il castello, sede dei governanti di Carcassonne, è collegato alla città tramite uno stretto ponte di pietra sorvegliato da massicce torri, l’ingresso immette direttamente in un’ampia corte rettangolare che dà forma all’intero castello, sui lati sud e ovest si aprono gli appartamenti privati del signore, che è possibile visitare. Ma Carcassonne è anche famosa per il Canal du Midi – sulle sponde del quale una passeggiata bisogna pur concedersela – un lunghissimo canale (360 km circa) dalle placide acque fiancheggiato da filari di alberi che attraversa la città, che venne inaugurato nel 1680, il cui scopo originario era quello di collegare l’oceano Atlantico al mar Mediterraneo. E pensare che la città ha rischiato seriamente di perdere la sua antica bellezza, non fosse stato per l’attento e sensibile lavoro dell’architetto Eugène Viollet le Duc, che vi dedicò diversi anni della sua vita.
Visitare Carcassonne significa fare un salto di otto secoli nel passato, rendersi conto di come il tempo possa scorrere sulle vicende umane, eppure lasciare inalterate le opere che le civiltà precedenti hanno eretto, purché la nostra azione di tutela ne rispetti il valore originario.
Per chiunque volesse saperne di più niente di meglio che un salto al sito ufficiale di Carcassonne… in francese ovviamente: