Nuovi dati dallo scavo della tomba di Osiride
Tomba di Osiride o Albero di Osiride
Sulla piana di Giza, il famoso sito delle piramidi egizie, si trova tra i tantissimi monumenti sepolcrali degni di nota una tomba dalla struttura molto particolare. Essa, nota come la tomba di Osiride, è localizzata nei pressi della strada rialzata che porta direttamente all’ingresso della piramide di Chefren, ha una struttura piuttosto insolita, che ricorda molto quella di un albero, tanto che l’ipogeo è stato definito anche l’Albero di Osiride. Si tratta di una struttura posta su tre livelli collegati tra loro da passaggi verticali: il primo è un’unica ampia camera rettangolare; al secondo livello afferiscono 5 piccole camere laterali; l’ultimo è quadrato e al centro su un piano rilevato con quattro pilastri agli angoli si trovava un sarcofago. L’ultima stanza sottolinea il rango sociale del defunto, ma sulla sua identità nulla può dirsi.
L’ingresso alla cosiddetta tomba di Osiride venne individuato nel 1999, ma il pozzo era già noto negli anni ’30, purtroppo era pieno d’acqua e dunque inaccessibile per le missioni dell’epoca. Finalmente l’acqua che lo riempiva è stata pompata e così sono potute iniziare le indagini archeologiche. Lo scavo del ’99 riuscì ad accedere ai livelli più alti del complessi, ma quelli posti più in basso erano ancora allagati dall’acqua che risaliva dalla falda freatica sotto la piana desertica di Giza, e le operazioni di pompaggio non avevano dato il successo sperato.
Un certo numero di artefatti sono stati riportati alla luce da queste camere laterali, tra cui frammenti di ceramica, perline di ceramica, e ushabtis (piccole statuette raffiguranti schiavi). Inoltre dei sarcofagi in basalto sono stati trovati nelle sezioni C, D e G; resti scheletrici sono stati trovati in sarcofagi delle sezioni C e G. Tutti i manufatti, compresi i sarcofagi in basalto sono stati datati dagli archeologi alla ventiseiesima dinastia.
Nel livello 3, il più basso, sono stati ritrovati 6 reperti ceramici, caratterizzati dalla superficie rossa lucida con tracce di vernice bianca, che stilisticamente sono databile al periodo sesta dinastia, a partire dalla fine dell’Antico Regno. Tale reperto è il più antico ritrovato all’interno del sito e permette di datarne la fondazione tra il 2345 ed il 2181 a.C.
Come è stato possibile realizzare la struttura della tomba si Osiride?
Scavare una rete di camere in profondità nel substrato roccioso di Giza è un’operazione piuttosto impegnativa, soprattutto per degli operai che avevamo a disposizione unicamente strumenti di bronzo e legno. Asportare la roccia dalle profondità richiedeva un intricato sistema di carrucole, il tutto veniva fatto tramite l’illuminazione di lampade ad olio.
Ancora queste domande non hanno trovato una risposta concreta, per di più lo scavo delle tomba attende ancora di essere ultimato, i livelli più bassi infatti necessitano ancora di un’accurata indagine scientifica. Sfuggono ancora le ragioni e le finalità della costruzione.