Come si seppellivano i vampiri: scheletri di bambini dalle gambe legate
Il timore dei vampiri
Quando si temeva che delle persone defunte potessero ritornare in vita come dei vampiri venivano praticati dei particolari rituali di sepoltura, onde evitare che il male potesse risorgere dalla tomba dove era stato sepolto. Secondo questa credenza tre bambini furono sepolti procurando ai loro colpi degli evidenti handicap, per evitare che camminassero ancora con le loro gambe. La singolare scoperta è stata effettuata durante gli scavi dell’antica fortezza vicino Upper Water, sui Monti Rodopi in Bulgaria.
Secondo il parere dell’esperto, Ivan Doukov, il capo del Museo Storico Assenovgrad, in Bulgaria, le gambe dei tre bambini furono legate durante il rito funebre: il nodo ben stretto avrebbe impedito a questi poveri malcapitati di potersi rialzare e camminare sulla terra come dei temibili vampiri. Ma qualora il nodo non fosse bastato, ad uno dei tre bambini furono direttamente tagliati i piedi, espediente estremo e brutale, ma secondo le credenze molto efficace; tutte queste procedure vennero comunque praticate dopo le morte dei tre individui.
La fortezza dove sono state rinvenute le tre sepolture fu costruita nei pressi di un villaggio abitato al tempo della caduta dell’Impero Romano, si tratta quindi di alcuni dei rituali più antichi contro i vampiri rinvenuto in Europa.
In realtà, spiega Ivan Dukov, non si riteneva che i bambini fossero dei vampiri, ma i rituali sono stati condotti proprio per evitare che dei vampiri potessero sorgere dalle loro salme.
Seppellire vampiri: una pratica comune nel medioevo
Sono molti gli scheletri che hanno ricevuto trattamenti simili, scoperti nella regione dei Monti Rodopi, tra la fortezza presso Upper Water e i gli antichi insediamenti circostanti. Ma la maggior parte di queste sepolture di vampiri risalgono al medioevo.
In precedenza sempre nello scorso mese di ottobre, un’altra sepoltura di vampiro è stata portata alla luce a Perperikon, antica città della Tracia, che si trova nel sud della Bulgaria.
Quest’alto numero di sepolture atipiche sono da attribuire alla superstizione del medioevo.
Infatti durante il periodo medievale si riteneva che coloro che erano stati malvagi in vita e morissero in circostanze insolite e violente, ritornassero quasi sicuramente come dei vampiri per far del male ai vivi. Si tratta di antiche tradizioni, alcune delle quali sono vivi ancora oggi in alcune regione dell’Europa orientale, ha detto l’archeologo. Cosa possano aver compiuto di tanto malvagio questi tre bambini è difficile a dirsi, ma le analisi dei resti potrebbero far luce sulle cause della morte: forse la morte potrebbe essere stata causata da un’epidemia che infesto la fortezza o in occasione di un attacco nemico.
Ricordiamo tra l’altro che Monti Rodopi non sono molto lontani dalla Transilvania, sede del vampiro, o come venivano chiamati in quella regione strigoi, per eccellenza, Dracula. Inoltre occorre anche sapere che in queste regioni montagnose e ostili il Cristianesimo faticò a imporsi definitivamente sulle antiche tradizioni pagane, che perdurarono, complice anche la lunga dominazione Ottomana, iniziata durante la seconda metà del XV secolo – Costantinopoli cadde nel 1453 – ostile al Cristianesimo