Glastonbury
Glastonbury, Inghilterra – misteri e leggende
Glastonbury, nella contea di Somerset nel Regno Unito, è un piccolo centro di circa 9000 abitanti. Nel 1133 lo scrittore e storico Goffredo di Monmouth, autore di Historia regum britanniae, individuò in Glastonbury il regno di Avalon, l’isola dove si incentra il ciclo bretone arturiano e dove Giuseppe di Arimatea avrebbe custodito il sacro Graal.
La Glastonbury tor, la collina di Glastonbury, anticamente era circondata dalle acque di una palude, perciò potrebbe essere stata assimilata all’isola di Avalon. A causa di questi racconti, Glastonbury e la sua collina sono meta di pellegrini da tempo immemore. Ancora oggi pellegrini, turisti e curiosi da tutto il mondo visitano Glastonbury alla scoperta delle antiche leggende cristiane e britanniche legate a quello che sarebbe il primo luogo di culto cristiano in Britannia.
Glastonbury e il sacro graal
Secondo i vangeli canonici, Giuseppe di Arimatea, un ricco membro del sinedrio ai tempi della crocifissione di Cristo fu l’uomo che condusse il corpo di Gesù dal calvario fino alla sua tomba. è poco, ma è tutto ciò che si sa con certezza.
Infatti, Le notizie da qui in poi diventano lacunose e tracciano le fila della leggenda che negli anni si accompagnerà a Gastonbury ma soprattutto ad uno oggetto mitico: il sacro graal, il calice su cui si poggiarono le labbra di Cristo durante l’ultima cena. Si racconta che Giuseppe di Arimatea dopo averlo riempito del sangue di Gesù l’abbia portato fino in Britannia, a Glanstonbury, dove ancora oggi sarebbe custodito nell’attuale valle del calice; in alcuni periodi dell’anno la sorgente di Glastonbury che si trova nella valle del calice assume tinte rossastre e secondo la tradizione si tratterebbe proprio del sangue di Cristo.
Sceso dalla sua imbarcazione la prima azione di Giuseppe fu quella di piantare il suo bastone nel terreno: in quel punto, come per incanto, crebbe un albero dal quale germogliò il rarissimo biancospino di Glastonbury, la cui caratteristica è quella di fiorire solamente due volte l’anno, in prossimità di Pasqua e Natale. Quello stesso arbusto crebbe rigoglioso per secoli, fin quando un parlamentare in epoca medievale non lo asportò. Tuttavia il biancospino fu piantato nuovamente e ancora oggi è possibile ammirarlo in tutto lo splendore del suo ambiente naturale. La stessa regina madre ha l’abitudine di fregiare la sua tavola natalizia con i petali del biancospino.
L’abbazia di Glastonbury
Giuseppe di Arimatea potrebbe anche essere stato il fondatore dell’antichissima abbazia di Glanstonbury, sull’omonimo colle, la cui storia per via dei contrasti religiosi che hanno attanagliato il territorio è alquanto travagliata. Costruita e distrutta più volte a partire dal settimo secolo (anche se le leggende cristiane la vogliono eretta da Giuseppe nel primo secolo)nel 1539 fu smantellata per sempre per ordine di Enrico VIII. L’ultimo abate, il martire Richard Whiting, si oppose fino alla morte: venne decapitato e la sua testa asportata fu esposta sul Glastonbury tor in segno di monito per tutti i nemici del re.Nel 1191, stando alla fonte storica di Giraldo Cambrense, L’abate Enrico di Blois, incuriosito dal mito di Artù ordinò di setacciare il terreno nei pressi dell’abbazia. A 5 metri di profondità rinvenne due scheletri dentro una bara, sulla quale era scritto:”qui giace sepolto l’inclito re Artù nell’isola di Avalon”.
L’iscrizione è andata persa nel tempo, ma i resti sono ancora oggi custoditi nel cimitero dell’abbazia e secondo i più romantici apparterebbero a Re artù e alla sua regina Ginevra. Dell’abbazia restano le rovine, che sono una vera e propria calamita per tutti i pellegrini cristiani e gli amanti del ciclo bretone.
lo zodiaco
Il fascino di Glastonbury non è circoscritto ai miti dell’antichità: in epoca più recente l’artista Katherine Maltwood identificò nel Glanstonbury tor un tempio sumero. Le strade e le colline della città formerebbero infatti lo zodiaco con i suoi segni, che effettivamente(magari con un pizzico di fantasia)sono anche distinguibili.
Glastonbury è anche sede di un importante festival musicale tenuto in giugno, il Glastonbury Festival, un contenitore di musica di ogni tipo, dal rock alla classica.
Come arrivare a Glastonbury
La città è ben collegata tramite bus da tutta l’Inghilterra. Un megabus da Bristol impiega circa un’ora e trenta minuti per raggiungere Glastonbury